Aiuto al sostentamento per 103 suore della Congregazione delle “Serve di Maria Immacolata”

Gestiscono asili, preparano bambini, giovani e adulti a ricevere i sacramenti, si occupano di bambini provenienti da contesti familiari difficili, assistono anziani bisognosi e soli e visitano i malati. Aiutano nelle parrocchie e assicurano, tra l'altro, che le chiese siano sempre pulite e ben decorate, cuciono i paramenti liturgici e preparano la prosphora, come viene chiamato il pane destinato all'Eucaristia nelle chiese orientali. Gestiscono un centro per ritiri, un ostello per studentesse provenienti da famiglie povere e un orfanotrofio e aiutano ovunque ci sia bisogno di loro. Alcune insegnano anche nei seminari e nelle università.

Durante la guerra, si occupano anche degli sfollati interni e hanno aperto molte delle loro case a famiglie di rifugiati. Si occupano anche degli orfani di guerra. Il loro servizio di carità è più che mai necessario.

Ma le suore stesse hanno bisogno di aiuto: dieci suore sono già anziane e 39 suore dipendono da cure mediche. Alcune devono addirittura essere ricoverate più volte. La guerra ha colpito anche la salute delle suore più giovani. La paura e lo stress costante non le hanno lasciate indenni. Ma devono essere forti per continuare ad aiutare. Allo stesso tempo, anche il costo della vita in Ucraina è aumentato notevolmente.

Vorremmo sostenere le suore con un sussidio per il sostentamento di 20.000 euro che, tra l'altro, dovrebbe garantire anche alle suore che dipendono dalle cure mediche. Suor Chrystophora Buschtyn, la superiora provinciale, ci scrive: “Dio benedica voi e tutti i benefattori!”.