
Mostrate il vostro cuore
Aiutate ora con il vostro dono.
Le religiose sono al fianco dei più deboli in tutto il mondo: orfani, perseguitati, malati e profughi. Ma possono vivere la loro vocazione solo se non le lasciamo sole.
Le suore vivono modestamente, ma danno tutto per gli altri. Scelgono consapevolmente una vita sobria al servizio di Dio e delle persone e rinunciano al comfort materiale per dedicarsi completamente ai bisognosi.
Aiutano i più poveri tra i poveri, si prendono cura dei bambini, delle donne e delle famiglie in difficoltà e spesso assistono le persone nelle zone di crisi e di guerra, mettendo a rischio la propria vita. Il loro lavoro richiede coraggio, pazienza e compassione, perché ogni giorno affrontano difficoltà, sofferenza e ingiustizia. Proprio dove nessun altro è disposto ad aiutare, loro portano conforto, protezione e speranza. Con la loro instancabile dedizione creano spazi di sicurezza e umanità, restituiscono fiducia e dimostrano che nessuno è lasciato solo, anche nei momenti più bui della vita. Con il vostro aiuto consentite a queste donne forti di continuare il loro servizio di carità. Grazie a voi, AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE (ACN) può sostenere ogni anno oltre 6000 suore in tutto il mondo.


Con cuore e dedizione, le suore accompagnano le persone in tutte le situazioni della vita. Offrono aiuto in:
❤️ ospedali
❤️ scuole, asili e orfanotrofi
❤️ case di riposo e ospizi
❤️ nell'assistenza spirituale e nelle parrocchie
❤️ nell'aiuto ai rifugiati e nel lavoro di strada
❤️ attraverso la preghiera per la pace e per le persone
Con la vostra donazione rendete possibile il loro amorevole servizio!
Da molti anni suor Samia Jreij si dedica in Siria al sostegno delle persone con disabilità mentale. Nel 2006 ha fondato nel centro storico di Homs il centro Seneve, un centro diurno per bambini, adolescenti e giovani adulti affetti da trisomia, autismo e altre disabilità. Circa 140 cristiani e musulmani ricevono oggi un sostegno individuale attraverso offerte formative, terapeutiche e lavorative che rafforzano la loro autonomia e facilitano la loro integrazione nella società. Il centro è sostenuto, tra gli altri, da AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE (ACN), che da tempo fornisce mezzi di trasporto, materiale scolastico e infrastrutture. Inoltre, suor Samia è impegnata anche in progetti di ricostruzione, sociali e sanitari in questo Paese segnato dalla guerra.
Con il vostro sostegno, i conventi femminili in Ucraina possono fornire aiuto. ©ACN

In mezzo alla guerra e alla distruzione, le famiglie non hanno più nulla. Molti hanno perso le loro case, i loro mezzi di sussistenza e spesso anche i loro cari. Nel convento di suor Teresa, gli sfollati trovano un rifugio sicuro. Lì ricevono cibo, vestiti e calore umano. Ma i bisogni vanno ben oltre. I bambini perdono i loro padri, assistono alla distruzione delle loro case o devono affrontare la morte dei loro fratelli.
Le esperienze traumatiche della guerra lasciano profonde ferite psicologiche che spesso rimangono evidenti per anni. Molti si chiudono in se stessi, smettono di parlare o si sporcano nel letto. Le madri provano un dolore inimmaginabile quando devono assistere alla morte dei propri figli. Per poter assistere queste persone, le suore ricevono una formazione psicologica. Imparano a riconoscere i traumi, ad accompagnare con delicatezza le persone colpite e, allo stesso tempo, a proteggere la propria salute mentale. Le suore diventano così un punto di riferimento affidabile per alleviare le sofferenze materiali e spirituali delle persone.
Fino all'età di 13 anni, suor Graciana non aveva mai pensato di diventare suora. Un'insegnante di religione, una suora, le chiese: «Hai mai pensato di diventare suora?». Poco dopo, alcune suore di un'altra congregazione fecero visita alla sua famiglia. Raccontarono del loro carisma e delle visite alle persone che vivono in luoghi remoti dove le suore operano, e subito suor Graciana sentì: «Questa è la strada che Dio ha previsto per me».

La sua vita quotidiana inizia oggi dove terminano le strade asfaltate. Suor Graciana viaggia per ore – a piedi, in moto, a dorso d'asino o in barca attraversa fiumi impetuosi per raggiungere villaggi remoti, dove regna la povertà e molte persone hanno scarso accesso all'assistenza spirituale. Ogni giorno visita le famiglie, accompagna gli anziani e i malati che non possono più recarsi in chiesa. Si prende cura dei bambini che spesso non ricevono l'affetto paterno o materno e offre loro conforto. Nonostante i percorsi difficili e i mezzi limitati, il suo lavoro fa una differenza tangibile: porta vicinanza, speranza e la sensazione di non essere soli.
Suor Cécire e le sue consorelle si prendono cura degli orfani. ©ACN

Suor Cécire gestisce diversi orfanotrofi in Uganda insieme alle sue consorelle. Molti bambini hanno perso i genitori a causa dell'AIDS e lo Stato li ha abbandonati. Le suore non solo si prendono cura dei bambini, ma tengono anche corsi di agricoltura, gestiscono scuole e progetti per i bambini di strada. «Il nostro impegno a favore dei poveri, dei malati e degli orfani è molto impegnativo. Ma con il sostegno di AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE (ACN) accettiamo queste fatiche», spiega suor Cécire. Il suo ordine gestisce sei centri sanitari in Ruanda, nella Repubblica Democratica del Congo e in Uganda, dove ogni anno vengono accolti oltre 40'000 pazienti. Molte persone viaggiano per giorni per ricevere assistenza medica e arrivano completamente sfinite. Suor Cécire aiuta nello studio medico, visita gli anziani a casa e, insieme alle sue consorelle, si prende cura dei bambini malnutriti . Nei corsi trasmettono le loro conoscenze anche ai genitori. «Il fondatore del nostro ordine, Vincenzo Pallotti, non conosceva limiti nell'aiutare le persone», dice suor Cécire. Oggi le Suore Pallottine sono delle vere tuttofare nel nome del Signore, che donano speranza con cuore, intraprendenza e fede.
In Pakistan molte donne cristiane sono vittime di violenze, rapimenti o matrimoni forzati. Vivono nella paura costante, spesso isolate dalla famiglia e dagli amici, e subiscono violenze fisiche e psicologiche. Molte non sanno dove fuggire e si sentono abbandonate. Nel centro di intervento in caso di crisi delle Suore del Buon Pastore a Lahore, queste donne trovano protezione e un luogo sicuro dove possono finalmente riprendere fiato. Qui ricevono amorevole assistenza, cure mediche, sostegno psicologico e assistenza legale. Le suore ascoltano le preoccupazioni delle donne, le prendono sul serio, le confortano, le sostengono e le accompagnano con delicatezza nel loro percorso di ritorno a una vita autonoma. Grazie al vostro aiuto, le suore possono offrire a queste donne non solo protezione, ma anche speranza e prospettive per il futuro.
Pakistan: le suore del Buon Pastore. ©ACN

Anche con poco potete fare molto del bene sostenendo le suore:
❤️con 35 CHF suor Teresa in Ucraina può sfamare dodici profughi.
❤️con 80 CHF suor Graciana in Perù può garantirsi il sostentamento per un mese.
❤️suor Cécire in Uganda ha bisogno di 145 CHF a settimana per i bambini dell'orfanotrofio.

Con il vostro aiuto, le suore possono assistere i più poveri tra i poveri. Bambini, malati e bisognosi trovano conforto, sicurezza e prospettive. Il vostro sostegno permette a queste donne di dedicare la loro vita agli altri. Grazie di cuore per la vostra solidarietà.
Mostrate il vostro cuore
Aiutate ora con il vostro dono.

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