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Questo viaggio si svolge nell'ambito del giubileo annunciato dall'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro il 24 dicembre 2024.
“Il motto ‘Pellegrini della speranza’ si adatta perfettamente alla nostra organizzazione di soccorso papale, poiché riflette il nucleo della nostra missione: portare speranza dove Dio piange”, spiega il cardinale Mauro Piacenza, presidente di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN). “Dove la Chiesa è perseguitata e ha urgente bisogno di aiuto, i nostri progetti sono di grande conforto per i nostri fratelli e sorelle”.
Il cardinale Piacenza sottolinea che questo pellegrinaggio è un'occasione concreta per celebrare il Giubileo in comunione con i cristiani sofferenti - quei cristiani che danno la vita per fedeltà a Gesù Cristo. “I testimoni più credibili della speranza sono i martiri che hanno rinunciato alla loro vita terrena per non tradire il loro Signore”, ha detto il cardinale, riferendosi alla bolla papale di apertura del giubileo.
“L'anno 2025 è all'insegna della speranza”, spiega Regina Lynch, direttore generale di ACN International. "La speranza era un tema centrale per Papa Francesco e lo è anche per noi di ACN. Con oltre cinquemila progetti all'anno in 130 Paesi, la nostra missione è portare conforto e speranza ai cristiani perseguitati e discriminati e alle comunità cristiane in estremo bisogno attraverso la preghiera e il sostegno materiale".
Come segno di solidarietà ecclesiale globale, i benefattori e i membri dei 23 uffici nazionali di ACN partecipano a questa iniziativa insieme ad ACN International per rafforzare la loro fede e il loro impegno a favore della Chiesa sofferente. Originariamente erano previsti un'udienza privata con il Santo Padre e altri eventi, ma purtroppo non potranno aver luogo. Tuttavia, i pellegrini potranno assistere affascinati all'inizio del conclave per l'elezione del prossimo Papa, che inizierà mercoledì: forse l'elezione si concluderà prima della fine del loro soggiorno?
Il cardinale Piacenza e Papa Francesco, autunno 2019 (© ACN)
Regyna Lynch (© ACN)
L'organizzazione umanitaria è grata per il continuo sostegno e apprezzamento di Papa Francesco nei confronti della sua missione. “Sappiamo quanto il Papa abbia apprezzato gli sforzi dei nostri benefattori per sostenere la Chiesa nel bisogno”, sottolinea Lynch. "La preghiera sulla sua tomba ci darà la forza di riaffermare la nostra missione. Come carità papale, continueremo a pregare per il futuro Papa e a servirlo, come abbiamo fatto fin dall'inizio del nostro lavoro".
Un momento importante del pellegrinaggio avrà luogo l'8 maggio presso la Basilica Lateranense, dove ACN International sta organizzando un incontro per condividere testimonianze di prima mano dalle regioni più colpite dalla violenza e dalla persecuzione religiosa. Tra i relatori dell'evento ci saranno don Bohdan Heleta, un sacerdote ucraino fatto prigioniero durante la guerra, e don Olivier Niampa della diocesi di Dori in Burkina Faso. Essi racconteranno come i cristiani conservano e sopravvivono alla loro fede nelle aree minacciate dal terrorismo. Anche i rappresentanti della Siria e del Libano forniranno informazioni sulla situazione attuale e onoreranno la fermezza spirituale dei cristiani in Medio Oriente.
Il pellegrinaggio è tutto dedicato ai martiri, “i testimoni più credibili della speranza cristiana”. Il 9 maggio, i benefattori dell'ACN parteciperanno a un evento dedicato ai tanti cristiani che ancora oggi sono perseguitati e che sacrificano la loro vita per la fede. “Il martire è il testimone più credibile della speranza cristiana”, sottolinea il cardinale Piacenza.
Lo scopo di questo viaggio non è solo quello di commemorare e accompagnare i cristiani perseguitati, ma anche di rinnovare spiritualmente i partecipanti. “Coloro che varcano la soglia della Porta Santa non compiono semplicemente un atto, ma un rito sacro che comprende riflessione, preghiera e conversione”, spiega il cardinale Piacenza. Egli sottolinea il significato simbolico di questo atto: il vero pellegrino riconosce di essere stato sedotto dagli idoli - egoismo, orgoglio o denaro - e desidera essere guarito dalla misericordia di Dio. Attraversare la Porta Santa diventa così un atto di amore e di umiltà.
La conclusione spirituale è l'attraversamento della Porta Santa nella Basilica di Santa Maria Maggiore, unito a una preghiera speciale. “Toccare questa porta con la mano diventa un atto d'amore attraverso il quale varchiamo la soglia della nostra vita - rinnovata dalla grazia di Dio - con maggiore fiducia e speranza”, riassume il cardinale Piacenza.
Messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore, viaggio a Roma nel 2000 (© ACN)
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