Il vescovo Bruno Ateba durante una visita pastorale alla sua diocesi. È accompagnato da un gruppo di soldati a sua protezione (Foto: ACN)
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“Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)” invita parrocchie, monasteri, gruppi di preghiera e singoli individui a partecipare alla solidarietà con i cristiani perseguitati e discriminati in tutto il mondo.
Attualmente si sono registrate oltre 75 parrocchie cattoliche ed evangeliche nonché monasteri in ogni regione della Svizzera e nel Principato del Liechtenstein.
È ancora possibile iscriversi alla campagna di sensibilizzazione, l’illuminazione rossa non è una condizione obbligatoria e ogni parrocchia sceglie la modalità con cui desidera partecipare: accanto all’illuminazione rossa degli edifici, posso essere organizzate delle veglie di preghiera, delle sante Messe, un Rosario, delle conferenze, ecc.
Oltre agli eventi organizzati dalle parrocchie, diversi ospiti svizzeri e stranieri saranno invitati da «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» a testimoniare nelle parrocchie svizzere l’attuale situazione dei cristiani perseguitati e discriminati.
In Ticino il sacerdote Dr. Nicolas Cishugi, della R.D. Congo sarà presente a Morbio Inferiore il fine settimana del 16-17 novembre, dove celebrerà Sante Messe e riferirà sulla situazione dei cristiani in Africa centrale e sulla risposta cristiana alla violenza che gli hutu, le donne e le ragazze hanno subito specialmente tra il 1996 e il 2008. Nei giorni precedenti e successivi alla visita del sacerdote congolese nell’Oratorio sarà allestita la mostra sui cristiani perseguitati.
Nella Svizzera tedesca e francese le parrocchie saranno visitate da diversi ospiti, tra cui:
ll vescovo Bruno Ateba, proveniente dal pericoloso Nord del Camerun, testimonierà sulla difficile situazione del suo Paese e su come egli può visitare molte parrocchie della sua diocesi solo con soldati armati, poiché rischia ogni volta di essere attaccato o rapito da terroristi islamici.
Don Kamil Samaan informerà su come la situazione dei cristiani nel suo Paese sia migliorata negli ultimi anni, ma come tuttavia, molti cristiani egiziani subiscano ancora discriminazioni nella vita quotidiana a causa della loro fede.
Don Augustine Asogwa, sacerdote nigeriano spiegherà perché il maggior numero di cristiani al mondo viene ucciso in Africa, il Paese con la popolazione più numerosa.
Infine, il giornalista e pubblicista Michael Ragg terrà diverse conferenze sul tema: «Essere cristiani alla fine del secolo - in Europa centrale e nel mondo».
Nella diocesi di Sion, il vicario generale Richard Lehner predicherà sui cristiani perseguitati in una parrocchia della regione di Untergoms.
«L’informazione e la preghiera sono al centro della campagna, l’illuminazione rossa è il segno esterno corrispondente. Sono felice che nel 2024 siamo riusciti a far partecipare più parrocchie e monasteri rispetto agli anni precedenti», sottolinea Lucia Wicki-Rensch, responsabile della Svizzera italiana di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» CH/FL. Oltre a illuminare le chiese e a pregare per i cristiani perseguitati e discriminati, Lucia Wicki-Rensch invita a sostenere i progetti dell’Opera caritativa, affinché la fede possa essere vissuta anche nelle zone in cui è difficile e i credenti sono poveri. Spesso la Chiesa dispone delle uniche strutture funzionanti laddove gli aiuti statali vengono meno. Tuttavia, le stesse comunità cristiane sono spesso soggette a oppressione, discriminazione e persecuzione. «Non lasciamo soli i nostri fratelli e sorelle che soffrono!», conclude Lucia Wicki-Rensch.
La statua di Cristo a Rio in rosso
Il Colosseo di Roma in rosso
Sin dal 2015 l’attenzione dell’opinione pubblica è stata attirata sul destino dei cristiani perseguitati e discriminati illuminando di rosso le chiese e gli edifici pubblici, oltre che attraverso altri eventi. In passato, il Colosseo a Roma, la statua di Cristo Redentore sulla cima del monte Corcovado a Rio de Janeiro o la basilica del Sacro Cuore a Parigi sono stati illuminati di rosso. Ma anche molti edifici ecclesiastici in Asia, Africa e Medio Oriente stanno partecipando a questa campagna.
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