La delegazione di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» durante l'udienza privata con il Papa. (Foto: VATICAN NEWS)
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Venerdì 10 ottobre 2025, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza privata una delegazione di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», tra cui la maggior parte dei 27 direttori.
A capo della delegazione c'erano il presidente della fondazione, il cardinale Mauro Piacenza, la presidente esecutiva Regina Lynch e la direzione della sede centrale di Königstein, in Germania, nonché i responsabili del rapporto “Libertà religiosa nel mondo”, la cui ultima edizione sarà presentata al pubblico martedì 21 ottobre 2025 a Roma. Durante l'udienza privata, il Papa ha ricevuto una versione preliminare del rapporto “Libertà religiosa nel mondo 2025”
L'udienza privata dell'organizzazione umanitaria con Papa Leone XVI. (Foto: VATICAN NEWS)
Nel suo discorso, il Papa ha sottolineato il prezioso lavoro svolto da «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)»: «Ovunque l'organizzazione umanitaria «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» costruisca una cappella, aiuti le suore o fornisca mezzi per emittenti radiofoniche e veicoli per la pastorale, contribuisce alla crescita della vita ecclesiale». Queste parole erano improntate a un tono personale: durante il suo mandato come vescovo di Chiclayo in Perù, egli stesso aveva ricevuto sostegno dall'organizzazione umanitaria.
Papa Leone XIV ha sottolineato quanto sia fondamentale la libertà religiosa per la convivenza umana. La Chiesa, ha sottolineato, ha il compito di difendere questo diritto soprattutto laddove è minacciato. La libertà religiosa è molto più di un privilegio concesso dallo Stato: è il fondamento di una società giusta e riconciliata. “La libertà religiosa non è solo un diritto legale o un privilegio concesso dai governi, ma è un presupposto fondamentale per una vera riconciliazione”, ha affermato il Papa. Il rapporto “Libertà religiosa nel mondo 2025” è quindi “uno strumento importante per sensibilizzare l'opinione pubblica, dare voce a chi non ha voce e rendere visibile la sofferenza silenziosa di molte persone”.
Papa Leone XVI riceve una versione preliminare del rapporto Libertà religiosa 2025. (Foto: VATICAN MEDIA )
Jan Probst durante il colloquio con Papa Leone XVI a Roma. (Foto: VATICAN MEDIA)
Per Jan Probst, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN) Svizzera/Liechtenstein, l'incontro con Papa Leone XVI è stato un momento emozionante. «Non capita spesso di vivere un incontro del genere: ero naturalmente un po' nervoso, ma soprattutto profondamente soddisfatto e grato», racconta Probst. Durante il breve colloquio, ha ringraziato il Papa per il suo operato e gli ha chiesto di includere nelle sue preghiere i benefattori e i collaboratori di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)» in Svizzera/Liechtenstein.
Già nel 2019 Probst aveva incontrato Papa emerito Benedetto XVI nel corso di un'udienza privata. Per il nativo di Bichelsee, l'incontro con Papa Leone XVI è stato quindi il secondo incontro personale con un Papa. Al termine dell'incontro, Jan Probst ha dichiarato: “Auguro al Santo Padre tanta forza e perseveranza per il suo impegnativo ministero – che possa essere un faro per i fedeli, ma anche per tutte le altre persone”.
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